sabato 26 gennaio 2013

Rinaldis: "Non c'è scontro tra Palas e Aia Palas, lavoriamo con l'obiettivo di intercettare la royalties"


"Vorrei fare un po’ di chiarezza sulla complessa questione delle royalty alberghiere legate al Palacongressi anche per evitare le  grossolane e assurde interpretazione derivate dalle affermazioni del Presidente Cagnoni ieri nella 2° commissione consigliare .
E’ sbagliato affermare che c’è scontro tra la società del Palazzo e Aia Palas, perché entrambi lavoriamo con lo stesso obiettivo che è quello di fare tutto il possibile per intercettare le royalty provenienti dalle presenze alberghiere  durante i congressi.
E’ vero  dire che le entrate di royalty sono state meno di quelle previste  dal business plan  ma la principale ragione di questo scostamento dipende per la stragrande maggioranza dal fatto che la crisi economica in corso non ha consentito di avere congressi con pernottamenti alberghieri nel numero previsto. Infatti delle circa 200.000 presenze contabilizzate da C.B.  tanti congressi, meno di 40.000 si sono trasformati     in pernottamenti alberghieri effettivi. Se tutte le 40.000 presenze alberghiere avessero pagato regolarmente e completamente le loro royalty, la società del Palazzo avrebbe incassato un po’ meno di 300.000 euro e mai 500.000 come si prevedeva dal business plan. Con la costituzione di Aia Palas e con il buon lavoro svolto insieme agli alberghi consorziati si può affermare che 300.000 euro  potenziali se ne sono potuti contabilizzare circa 240.000 con una riserva su alcuni contenziosi non ancora risolta perché il sistema di calcolo degli ingressi non è ancora scientifico al 100% ad esempio, molti congressisti non vogliono  il controllo presenza. E’ vero che ancora non tutti gli alberghi hanno aderito al  Aia Palas e questo rende più difficile il lavoro, ma è anche vero che coloro non  hanno aderito appartengono prevalentemente alle categorie alberghiere inferiori che vengono chiamate in causa quando il prezzo del Congresso è particolarmente basso e di conseguenza anche la royalty generata essendo in percentuale, è meno appetibile come dimostrano i dati del 2012. Su questi albergatori pesa comunque la posizione ufficiale dell’AIA che non ha mai visto di buon occhio l’atteggiamento che questi colleghi  stanno adottando e che opera costantemente per portarli all’interno del Consorzio Aia Palas.
In sintesi abbiamo un problema con il Palacongressi perché ha dovuto perdere un anno pregiato di attività a causa di contenziosi.
L’anno di attività 2012 è stato fortemente compromesso dalla capacità delle aziende di organizzare congressi più lunghi di 1 giorno dove potesse essere richiesto il servizio alberghiero.
Aia Palas è l’esperienza più innovativa che esiste nel nostro paese e pur essendo alle prime armi ha dimostrato di saper intercettare oltre l’80% delle royalty generate e non ha nessuna intenzione di mollare l’osso su quelle non ancora catturate.
Ciò che ci serve oggi non sono certo gli indici puntati e il rimando di colpe ma testa bassa e gran lavoro per portare a Rimini più Congressi con più pernottamenti e quindi anche più royalties utili a pagare i nostri mutui. Non dimentichiamoci che questa infrastruttura  genera un’  importantissimo giro di affari per tutta la città,  ma solo la categoria degli albergatori si è coinvolta con le istituzioni per creare le occasioni di sviluppo e contribuire al pagamento del mutuo". 

Patrizia Rinaldis (Presidente Aia Rimini)

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