venerdì 6 settembre 2013

"Tanimodi": giovedì 12 settembre al Podere dell'Angelo la serata dedicata alla Goccia per il Mondo

Rimini – Circondati dai campi e dalle vigne una serata speciale dedicata al progetto La “Casa dei Mestieri”. Si svolgerà giovedì 12 settembre alle 20.30, presso il Podere dell’Angelo (Via Rodella 40, Vergiano di Rimini) il prossimo appuntamento organizzato dalla Goccia per il Mondo, associazione riminese che da dieci anni sostiene un progetto umanitario in Cambogia rivolto ai ragazzi e bambini disagiati. In vista della prossima missione riminese in terra asiatica di sei mesi  la Onlus sta raccogliendo fondi per sostenere la “Casa dei Mestieri”.  Grazie alla collaborazione del Podere dell’Angelo e alla famiglia Falcioni giovedì prossimo la cantina e le sue vigne si trasformeranno in un palcoscenico naturale ospitando l’esilarante spettacolo comico dialettale “Tanimodi” con protagonisti Sergio Casabianca e Marco Moretti. Lo show sarà preceduto da una degustazione di vini dell’Angelo e una cena completa con menù romagnolo (Le Carni di Marco Migani) . Il costo intero della serata è di 28 euro (prenotazione obbligatoria tel 333 8553078)
 
TANIMODI ATTO SECONDO (Testo Sergio Casabiana/ Regia Marco Moretti - Spettacolo comico, grottesto, esilarante in dialetto "romagnolo", o meglio, in dialetto Verucchiese e dialetto Vergianese; un dialetto dell'entroterra riminese, meglio ancora, il nostro dialetto. Un dialetto familiare, proprio d quelle stanze della casa in cui solo si usava, la cucina e la sala, un dialetto da camino, un dialetto che in cortile già cambia sonorità, un dialetto che tre case più in là sono già cambiate alcune parole, un dialetto che dal fornaio va bene ma dal lattaio devi cambiare accento... insomma il nostro dialetto, quello che ci portiamo da casa. I protagonisti sono due personaggi che sono in attesa di qualcosa. I due si parlano e mentre parlano, a volte vaneggiando a volte sfiorando temi alti, ritornano ciclicamente sul motivo per cui sono lì che aspettano... oltre all'esperienza vissuta hanno la quotidianità e il presente che li spinge ad una pressante attesa. Giocano con la comicità, con le loro manie, i loro detti, i loro vani tentativi di... Ad uno spettatore vagamente attento potrebbe saltare alla mente un certo Aspettando Godot, ed effettivamente qualche similitudine a voler ben guardare si potrebbe trovare; i nostri protagonisti, come quelli di Beckett, attenderanno a lungo senza poter incontrare ciò che tanto aspettano. Lo spettatore non cerchi d'intuire cosa aspettano, gli verrà risposto a tempo debito. E non cerchi nemmeno di dare significato a quei passaggi che forse potrebbero avere ben altri significati: non li hanno. Attendete, se potete cercate di entrare in simbiosi con i protagonisti e godetevi l'attesa di una lingua dal suono perduto. Non è una commedia dialettale ma uno spettacolo teatrale che sceglie il dialetto come linguaggio per esprimere e comunicare; una musicalità da riscoprire che arricchisce il linguaggio teatrale e ne amplifica i tempi comici. (Sergio Casabianca)
 info: tel 333 8553078

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