Rimini – Circondati dai campi e dalle vigne
una serata speciale dedicata al progetto La “Casa dei
Mestieri”. Si svolgerà giovedì 12 settembre alle 20.30, presso il
Podere dell’Angelo (Via Rodella 40, Vergiano di Rimini) il
prossimo appuntamento organizzato dalla Goccia per il Mondo, associazione riminese
che da dieci anni sostiene un progetto umanitario in Cambogia rivolto ai ragazzi
e bambini disagiati. In vista della prossima missione riminese in terra asiatica
di sei mesi la Onlus sta raccogliendo fondi per sostenere la “Casa dei
Mestieri”. Grazie alla collaborazione del Podere
dell’Angelo e alla famiglia Falcioni giovedì prossimo la cantina e le sue vigne
si trasformeranno in un palcoscenico naturale ospitando l’esilarante spettacolo
comico dialettale “Tanimodi” con protagonisti Sergio Casabianca e Marco Moretti.
Lo show sarà preceduto da una degustazione di vini dell’Angelo e una cena
completa con menù romagnolo (Le Carni di Marco Migani) . Il costo intero della
serata è di 28 euro (prenotazione obbligatoria tel 333
8553078)
TANIMODI ATTO SECONDO
(Testo Sergio Casabiana/ Regia Marco Moretti - Spettacolo comico, grottesto, esilarante in dialetto
"romagnolo", o meglio, in dialetto Verucchiese e dialetto Vergianese; un
dialetto dell'entroterra riminese, meglio ancora, il nostro dialetto. Un
dialetto familiare, proprio d quelle stanze della casa in cui solo si usava, la
cucina e la sala, un dialetto da camino, un dialetto che in cortile già cambia
sonorità, un dialetto che tre case più in là sono già cambiate alcune parole, un
dialetto che dal fornaio va bene ma dal lattaio devi cambiare accento... insomma
il nostro dialetto, quello che ci portiamo da casa. I protagonisti sono due
personaggi che sono in attesa di qualcosa. I due si parlano e mentre parlano, a
volte vaneggiando a volte sfiorando temi alti, ritornano ciclicamente sul motivo
per cui sono lì che aspettano... oltre all'esperienza vissuta hanno la
quotidianità e il presente che li spinge ad una pressante attesa. Giocano con la
comicità, con le loro manie, i loro detti, i loro vani tentativi di... Ad uno
spettatore vagamente attento potrebbe saltare alla mente un certo Aspettando
Godot, ed effettivamente qualche similitudine a voler ben guardare si potrebbe
trovare; i nostri protagonisti, come quelli di Beckett, attenderanno a lungo
senza poter incontrare ciò che tanto aspettano. Lo spettatore non cerchi
d'intuire cosa aspettano, gli verrà risposto a tempo debito. E non cerchi
nemmeno di dare significato a quei passaggi che forse potrebbero avere ben altri
significati: non li hanno. Attendete, se potete cercate di entrare in simbiosi
con i protagonisti e godetevi l'attesa di una lingua dal suono perduto. Non è
una commedia dialettale ma uno spettacolo teatrale che sceglie il dialetto come
linguaggio per esprimere e comunicare; una musicalità da riscoprire che
arricchisce il linguaggio teatrale e ne amplifica i tempi comici. (Sergio
Casabianca)
info: tel 333 8553078
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