"Vorrei fare un po’ di chiarezza sulla complessa questione
delle royalty alberghiere legate al Palacongressi anche per evitare le grossolane e assurde interpretazione derivate
dalle affermazioni del Presidente Cagnoni ieri nella 2° commissione consigliare
.
E’ sbagliato affermare che c’è scontro tra la società del
Palazzo e Aia Palas, perché entrambi lavoriamo con lo stesso obiettivo che è
quello di fare tutto il possibile per intercettare le royalty provenienti dalle
presenze alberghiere durante i
congressi.
E’ vero dire che le
entrate di royalty sono state meno di quelle previste dal business plan ma la principale ragione di questo
scostamento dipende per la stragrande maggioranza dal fatto che la crisi
economica in corso non ha consentito di avere congressi con pernottamenti
alberghieri nel numero previsto. Infatti delle circa 200.000 presenze contabilizzate
da C.B. tanti congressi, meno di 40.000
si sono trasformati in pernottamenti
alberghieri effettivi. Se tutte le 40.000 presenze alberghiere avessero pagato
regolarmente e completamente le loro royalty, la società del Palazzo avrebbe
incassato un po’ meno di 300.000 euro e mai 500.000 come si prevedeva dal
business plan. Con la costituzione di Aia Palas e con il buon lavoro svolto
insieme agli alberghi consorziati si può affermare che 300.000 euro potenziali se ne sono potuti contabilizzare
circa 240.000 con una riserva su alcuni contenziosi non ancora risolta perché
il sistema di calcolo degli ingressi non è ancora scientifico al 100% ad
esempio, molti congressisti non vogliono
il controllo presenza. E’ vero che ancora non tutti gli alberghi hanno aderito
al Aia Palas e questo rende più
difficile il lavoro, ma è anche vero che coloro non hanno aderito appartengono prevalentemente
alle categorie alberghiere inferiori che vengono chiamate in causa quando il
prezzo del Congresso è particolarmente basso e di conseguenza anche la royalty
generata essendo in percentuale, è meno appetibile come dimostrano i dati del
2012. Su questi albergatori pesa comunque la posizione ufficiale
dell’AIA che non ha mai visto di buon occhio l’atteggiamento che questi colleghi stanno adottando e che opera costantemente
per portarli all’interno del Consorzio Aia Palas.
In sintesi abbiamo un problema con il Palacongressi perché
ha dovuto perdere un anno pregiato di attività a causa di contenziosi.
L’anno di attività 2012 è stato fortemente compromesso dalla
capacità delle aziende di organizzare congressi più lunghi di 1 giorno dove
potesse essere richiesto il servizio alberghiero.
Aia Palas è l’esperienza più innovativa che esiste nel
nostro paese e pur essendo alle prime armi ha dimostrato di saper intercettare
oltre l’80% delle royalty generate e non ha nessuna intenzione di mollare
l’osso su quelle non ancora catturate.
Ciò che ci serve oggi non sono certo gli indici puntati e il
rimando di colpe ma testa bassa e gran lavoro per portare a Rimini più
Congressi con più pernottamenti e quindi anche più royalties utili a pagare i
nostri mutui. Non dimentichiamoci che questa infrastruttura genera un’
importantissimo giro di affari per tutta la città, ma solo la categoria degli albergatori si è
coinvolta con le istituzioni per creare le occasioni di sviluppo e contribuire
al pagamento del mutuo".
Patrizia Rinaldis (Presidente Aia Rimini)
Patrizia Rinaldis (Presidente Aia Rimini)
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